Breve compendio del “Documento finale” del Sinodo
GESU’ HA VOLUTO CHE LA SUA CHIESA FOSSE UNA CASA CON LA PORTA SEMPRE APERTA NELL'ACCOGLIENZA, SENZA ESCLUDERE NESSUNO”
l dibattito del Sinodo dei Vescovi “SULLA FAMIGLIA”si è sviluppato con "franchezza" e "coraggio", "senza mettere mai in discussione le verità fondamentali del Sacramento del Matrimonio: l'indissolubilità, l'unità, la fedeltà e la procreatività, cioè “l'apertura alla vita".
Lo ha detto il Papa nel discorso ai padri sinodali.
"Cristo ha voluto che la sua Chiesa fosse una casa con la porta sempre aperta nell'accoglienza, senza escludere nessuno. Siamo perciò - afferma il "messaggio" del Sinodo sulla famiglia, approvato dai padri sinodali - grati ai pastori, fedeli e comunità pronti ad accompagnare e a farsi carico delle lacerazioni interiori e sociali delle coppie e delle famiglie. Facciamo appello ai governi e alle organizzazioni internazionali di promuovere i diritti della famiglia per il bene comune".
Misericordia, preghiera e riflessione. Sono i tre punti irrinunciabili indicati da Bruno Forte segretario speciale del Sinodo, arcivescovo di Chieti-Vasto, teologo originale e apprezzato, a pochi giorni dall’avvio della grande assemblea sulla famiglia voluta da papa Francesco.
Tra i tanti problemi che dovranno essere affrontati qual è a suo parere quello centrale?
La crisi diffusa della famiglia. Crisi che si manifesta a tutti i livelli, non solo con l’aumento delle convivenze, delle separazioni, dei divorzi. Si tratta di un vero e proprio misconoscimento dei valori che sono alla base del messaggio cristiano, come se ciò che la Chiesa indica fosse ormai qualcosa di superato. D’altra parte, dall’Instrumentum laboris, emerge come tra i giovani ci sia un diffuso desiderio di famiglia, un bisogno di relazioni autentiche, la speranza di trovare situazioni in cui concretizzare la propria fiducia nell’amore che dura nel tempo. Atteggiamenti apparentemente contraddittori su cui saremo chiamati a riflettere.
Leggi tutto...Papa Francesco visita l'Albania a ventun anni dalla visita di san Giovanni Paolo II (1920-2005), che si recò nel Paese balcanico il 25 aprile 1993. In quell'occasione Papa Wojtyla celebrò la Messa nella cattedrale di Scutari, che il regime comunista aveva trasformato in un palasport, dove consacrò quattro vescovi, e in piazza Scanderberg a Tirana denunciò in termini fortissimi la persecuzione antireligiosa del regime di Enver Hoxha (1908-1985). Quel regime, disse allora il Pontefice, giocò la sua stessa esistenza su «una dura lotta contro la religione, in linea con un intoccabile dogma del programma sociale e politico propugnato dall’ideologia comunista. Sembrava quasi che il mezzo più necessario per realizzare l’auspicato e sbandierato "paradiso sulla terra" fosse quello di privare l’uomo della forza che egli attinge da Cristo, forza decisamente condannata come debolezza indegna della persona. In realtà, più che indegna, era piuttosto scomoda, come i fatti hanno poi dimostrato: l’individuo umano, infatti, forte dell’energia che gli proviene dalla fede, non permette facilmente di essere spinto nell’anonimato collettivo».
Si, veramente positiva quel sabato sera 13 Settembre, fu la celebrazione del Rosario e della S. Messa festiva che “Radio Maria trasmise dalla nostra chiesa, una trasmissione che di solito è seguita in tutta Italia da circa due milioni di ascoltatori!.... Da Cecina, da Chiavari, da Firenze, dalla Sardegna, da Milano, da Siena…. ,sono giunte notizie da parte di persone che hanno pregato con noi, come fossero nella nostra chiesa….
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Un anno che finisce e uno che comincia! La nostra esistenza è fatta di cose normali di ogni giorno, un seguito di gesti, pensieri, incontri, scelte continue: primavera, estate, autunno, inverno. Ieri, oggi, domani…. E’ un continuo correre che ci logora, e ci stanca fuori e dentro….. Nascita, infanzia, fanciullezza, giovinezza, età matura, vecchiaia…. La nostra vita scorre nel tempo…....
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DON SECONDO MACELLONI E' SALITO ALLA CASA DEL PADRE Oggi, domenica 31 luglio, è salito alla casa del Padre don Secondo Macelloni. Don Secondo era nato a Fabbrica il 6 marzo del 1932. Era stato ordinato sacerdote il 9 agosto del 1959 e nominato titolare della Cappellania Corale di S. Jacopo e Assistente in Seminario. Nel 1961 è nominato Vicario Cooperatore di Cecina e nel 1967 Parroco di...
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