“Era tutto investito da fiamme, circondato da una corona di spine, squarciato da una ferita, e con una croce piantatavi sopra. «Vedi, disse Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque, vedi questo Cuore che si strugge d'amore per gli uomini, ciò nonostante non riceve che ingratitudine e oltraggi. Questo Cuore è sempre disposto a versare grazie e benedizioni sopra di tutti; ma gli oltraggi continui che mi fanno, ne impediscono la diffusione.
Pensa tu dunque a riparare un sì lacrimevole disordine, e fa che il venerdì successivo all'ottava consacrata all'onore del mio Divin Corpo, sia specialmente consacrato all'onore del mio Divin Cuore, riparando con onorevole ammenda e devota comunione le offese che ricevo nella divina Eucaristia. Io spargerò abbondanti benedizioni su quanti mi presteranno
Venerdì 28 Giugno era la Festa del Sacro Cuore di Gesù e quasi tutti noi ce ne siamo dimenticati! Non è una cosa bella! Le parole di triste lamento che Gesù disse apparendo a Santa Margherita Maria, son ancora vere, anzi più vere e drammatiche che mai!
**** Durante questo mese di Giugno che tradizionalmente è dedicato al Sacro cuore, io, con tutti gli impegni di questo tempo, non l’ho neppure ricordate e me ne dispiace. Cerco di riparare così, parlandone ora.
Ognuno ci pensi e almeno ogni giorno reciti con più fervore quella piccola e bella preghiera:
Cuore divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno: in riparazione dei peccati, per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin Padre. |
Con tutta la buona volontà non si può raccontare un così lungo tempo in poche righe e in poche parole. Dirò solo “qualche cosa” perché non me la sento di fare un lungo racconto. Basti questo:
1 Giugno 1969- 9 Giugno 2019! “Giugno 1969” e dal numero “UNO” siamo al numero 2.588!
Quanti fatti, quanti argomenti, quanti racconti,lieti e tristi,belli e brutti, e certe volte, purtroppo, addirittura tragici!.. .Quante storie della Parrocchia, del Paese, quanti ricordi ormai sono scritti che si conservano. E poi anche quanto tempo impiegato, quanta fatica, quante riflessioni, quanta costanza nel continuare senza sosta senza cedere a qualche tentazione di “smettere”, e anche quante spese incontrate per comprare materiali vari per stampa, carta, inchiostri, toner; quante spese per “macchinari” per cercar di essere almeno un po’ adeguati ai tempi che progredivano: macchine per scrivere (meccaniche, elettriche, elettroniche); ciclostili, meccanici, elettrici; elettronici, e, infine vari “computer”, e poi stampanti, fotocopiatrici e soprattutto la convinzione che “FAMIGLLIA PARROCCHIALE” è utile ancora, e ancor più, agli scopi e alle speranze per cui pensai e stampai il primo “semplicissimo ” numero che uscì quel 1° di Giugno 1969 di Cinquant’anni fa.
Don Secondo
UNA BELLA COINCIDENZA
**Domenica 9 Giugno 1971 – Domenica 9 Giugno 2019”
Sono trascorsi 48 anni – Dopo un anno e quattro mesi nei quali la nostra chiesa rimase chiusa per lunghi e complessi lavori di restauro (Fu quasi un rifacimento)! In quel 9 Giugno 1969 essa fu riaperta con grande festa e prima della celebrazione della S. Messa il Vescovo, Mons. Roberto Carniello, consacrò il nuovo ALTARE, quello al centro della chiesa ove ora si celebra la Messa. L’Organo, all’inizio dei lavori era stato mandato a restaurare e ritornò nel 1972. Questi avvenimenti li ricordo volentieri perché non si perda la memoria
don Secondo
Don Raffaele con i bambini e le bambine che riceveranno la prima comunione il 9 giugno 2019: Antonelli Marcello – Baragatti Stefano – Guarguaglini Mirco - Guzzarri Gianni - Mugnaini Giada - Pipia Mattia - Ricci Michele - Tanda Giacomo - Volpi Viola
Don Raffaele con i bambini e le bambine che riceveranno la prima comunione il 9 giugno 2019: Antonelli Marcello – Baragatti Stefano – Guarguaglini Mirco - Guzzarri Gianni - Mugnaini Giada - Pipia Mattia - Ricci Michele - Tanda Giacomo - Volpi Viola
IO CREDO, SIGNORE, AMEN!
Questa verità “PRESENZA DEL SIGNORE GESU’ è affascinante anche se rimane sempre nel mistero.
Noi sentiamo che è così; ci viene voglia di inchinarci, di metterci in ginocchio, di stringere le mani sul petto dopo aver farro la Comunione, come per abbracciare Lui, Gesù che è dentro di noi, che ha fatto “una cosa sola” con noi. Sono le sensazioni che auguriamo di provare anche ai nostri Bimbi e alle nostre Bimbe, non solo oggi dopo aver fatto per la prima volta la Comunione. “Oggi con noi, Signore, vuoi “SPEZZARE IL PANE” come facesti già 2000 anni fa” GRAZIE, Gesù! Comunione con Gesù, ma sempre, tutte le volte che Lo riceveranno: sono le parole stesse di Gesù che ci danno questa certezza, è la nostra Fede in lui. Oggi è proprio il giorno della PRIMA COMUNIONE: “Io vengo a te Gesù…. O Gesù Tu vieni a me!” Quando facciamo la Santa Comunione andiamo con questa Fede semplice e pura come quella che oggi vediamo nei nostri Bimbi e nelle nostre Bimbe. Andiamo così da Gesù!!
Don Secondo
E’ UN GIORNO DI TUTTI
Il giorno della PRIMA COMUNIONE ci riguarda tutti da vicino, personalmente e come Comunità cristiana, e sarebbe un grave errore se lo vedessimo come la festa di nove famiglie che hanno i figli “a Comunione”, come si sul dire. Ci riguarda tutti perché ci obbliga a renderci conto di come sono i nostri “rapporti con Gesù”. C’è chi fa la Santa comunione tutte le domeniche, chi la riceve ogni tanto, e ci sono quelli che sono anni che non ricevono Gesù Perché?...E come facciamo la Comunione?
Oggi ho vissuto un'esperienza nuova. Ho fatto un giro per il paese, sono passato vicino alla chiesa e vista la porta “socchiusa”, sono entrato. Dentro non c'era nessuno. Io vado volentieri in chiesa, ma alla domenica. Allora c'è la gente, ci sono i canti, l’organo che suona, ci sono le luci accese. Oggi invece non c'era nessuno. Ho notato solo un raggio di luce che cadeva dall'alto e poi il grande silenzio.
Con un po' di emozione, in silenzio, ho attraversato la navata centrale e sono andato su verso l'altare, al centro. sono rimasto ancora impressionato dal grande Crocifisso che domina la chiesa. L’ho guardato ancora in silenzio con nel cuore una silenziosa preghiera.
Poi sono andato davanti al tabernacolo.
Lì c’era una candela accesa, e anche quel “lume rosso” che, mi hanno raccontato, sta sempre acceso giorno e notte. Allora ho pensato che lì c’era proprio Gesù. Mi sono messo ancora un po’ in ginocchio e poi mi sono seduto.
Ho avuto chiara la sensazione che, non ero solo.
Ho sentito davvero la presenza di Gesù. Allora ho acceso anch’io, una candela e sono rimasto in silenzio a guardare la sua luce. Non l'avevo mai riflettuto ma lì ho capito che quella piccola fiammella aveva per me un significato importante. Signore, gli ho detto, so che tu sei dovunque, in cielo, in terra, in ogni luogo, ma oggi ho sentito un qualcosa, e ho capito ancor più che tu, davvero, abiti lì. Mi sono messo ancora seduto e ho pensato che deve essere triste per te, in tante giornate, quando nessuno ti viene a trovare, o Signore. Ho guardato ancora la luce di quella candela che avevo acceso e prima di andarmene, gli ho chiesto: ‘fai tu compagnia a Gesù al posto mio’. Perdonami quando non mi ricordo che tu sei lì. E allora m è sembrato bello, Signore, il pensare che anche quando tra poco me ne sarò andato, quella fiammella ti avrebbe fatto ancora un po’ di compagnia per me.
Ipsilon
P.S. Ringraziamo Ipsilon per la colaborazione
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